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Aggiornamenti normativi
FOCUS: Il soccorso istruttorio tra formalismo e sostanza: il T.A.R. Lazio riafferma...
Con la recente sentenza n. 8240 del 2025, il T.A.R. Lazio torna a riflettere sulla corretta conduzione del sub-procedimento di soccorso istruttorio, riaffermandone la vocazione sostanzialistica e il suo ruolo strategico nell’ambito delle procedure di evidenza pubblica. Il caso trae origine da un ricorso proposto avverso l’esclusione da una gara per l’affidamento di servizi di ausiliariato in ambito ospedaliero, motivata dalla presunta mancata dimostrazione del requisito del fatturato specifico. Secondo la stazione appaltante, la documentazione prodotta in sede di soccorso istruttorio non era sufficiente a dimostrare il possesso del requisito richiesto e, in particolare, non era stata fornita copia del contratto ritenuto rilevante ai fini della verifica. [[CASESTUDY]] La ricorrente, tuttavia, contestava tale esclusione sostenendo che dagli atti allegati – tra cu...
Con la recente sentenza n. 8240 del 2025, il T.A.R. Lazio torna a riflettere sulla corretta conduzione del sub-procedimento di soccorso istruttorio, riaffermandone la vocazione sostanzialistica e il suo ruolo strategico nell’ambito delle procedure di evidenza pubblica. Il caso trae origine da un ricorso proposto avverso l’esclusione da una gara per l’affidamento di servizi di ausiliariato in ambito ospedaliero, motivata dalla presunta mancata dimostrazione del requisito del fatturato specifico. Secondo la stazione appaltante, la documentazione prodotta in sede di soccorso istruttorio non era sufficiente a dimostrare il possesso del requisito richiesto e, in particolare, non era stata fornita copia del contratto ritenuto rilevante ai fini della verifica. [[CASESTUDY]] La ricorrente, tuttavia, contestava tale esclusione sostenendo che dagli atti allegati – tra cu...
Aggiornamento del bando tipo n. 1, consultazione online fino al 5 giugno
Aggiornamento del bando tipo n. 1, consultazione online fino al 5 giugno È aperta fino alle 23.59 di giovedì 5 giugno 2025 la consultazione online sulla revisione del bando tipo n. 1/2023, aggiornato alle più recenti modifiche normative, relativo all’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Sulle clausole dello schema di disciplinare ha infatti inciso l’entrata in vigore del cosiddetto Correttivo (d.lgs. n. 209/2024) che è intervenuto su diverse disposizioni del Codice degli Appalti richiamate dal bando tipo n. 1, determinando la necessità di un’attività di aggiornamento, aperta adesso al contributo degli stakeholder: l’invio di pareri e osservazioni è possibile, per ...
Aggiornamento del bando tipo n. 1, consultazione online fino al 5 giugno È aperta fino alle 23.59 di giovedì 5 giugno 2025 la consultazione online sulla revisione del bando tipo n. 1/2023, aggiornato alle più recenti modifiche normative, relativo all’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Sulle clausole dello schema di disciplinare ha infatti inciso l’entrata in vigore del cosiddetto Correttivo (d.lgs. n. 209/2024) che è intervenuto su diverse disposizioni del Codice degli Appalti richiamate dal bando tipo n. 1, determinando la necessità di un’attività di aggiornamento, aperta adesso al contributo degli stakeholder: l’invio di pareri e osservazioni è possibile, per ...
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“Fino al giorno fissato per la loro apertura, l’operatore economico, con le stesse modalità di presentazione della domanda di partecipazione, può richiedere la rettifica di un errore materiale contenuto nell’offerta tecnica o nell’offerta economica di cui si sia avveduto dopo la scadenza del termine per la loro presentazione a condizione che la rettifica non comporti la presentazione di una nuova offerta, o comunque la sua modifica sostanziale, e che resti comunque assicurato l’anonimato”. [[CASESTUDY]] Come noto, l’art. 101, c. 4 poc’anzi tracritto, prevede il soccorso istruttorio cd. correttivo, fattispecie di nuovo conio che prescinde dall’iniziativa e dall’impulso della stazione appaltante, ed abilita direttamente il concorrente, fino al giorno di apertura delle offerte, alla rettifica di errori che ne inficino materialmente il contenuto. "Ma cosa deve intend...
“Fino al giorno fissato per la loro apertura, l’operatore economico, con le stesse modalità di presentazione della domanda di partecipazione, può richiedere la rettifica di un errore materiale contenuto nell’offerta tecnica o nell’offerta economica di cui si sia avveduto dopo la scadenza del termine per la loro presentazione a condizione che la rettifica non comporti la presentazione di una nuova offerta, o comunque la sua modifica sostanziale, e che resti comunque assicurato l’anonimato”. [[CASESTUDY]] Come noto, l’art. 101, c. 4 poc’anzi tracritto, prevede il soccorso istruttorio cd. correttivo, fattispecie di nuovo conio che prescinde dall’iniziativa e dall’impulso della stazione appaltante, ed abilita direttamente il concorrente, fino al giorno di apertura delle offerte, alla rettifica di errori che ne inficino materialmente il contenuto. "Ma cosa deve intend...
FOCUS “L’equivalenza dei contratti collettivi nel nuovo Codice dei contratti...
Con la sentenza n. 689 del 18 aprile 2025, il TAR Piemonte affronta uno dei temi più dibattuti nel nuovo quadro normativo delineato dal D.Lgs. 36/2023: il giudizio di equivalenza tra CCNL applicato dall’operatore economico e CCNL indicato dalla lex specialis come parametro minimo inderogabile delle tutele da garantire ai lavoratori impiegati nell’appalto. Il caso sottoposto all’attenzione del giudice amministrativo piemontese ha offerto l’occasione per chiarire portata, limiti e presupposti di tale valutazione, segnando un importante precedente interpretativo. [[CASESTUDY]] Il contesto: un appalto ad alta intensità di manodopera La vicenda trae origine dalla procedura aperta, gestita dalla Città Metropolitana di Torino su delega di un Comune, per l’affidamento triennale della gestione di un asilo nido comunale. La legge di gara, coe...
Con la sentenza n. 689 del 18 aprile 2025, il TAR Piemonte affronta uno dei temi più dibattuti nel nuovo quadro normativo delineato dal D.Lgs. 36/2023: il giudizio di equivalenza tra CCNL applicato dall’operatore economico e CCNL indicato dalla lex specialis come parametro minimo inderogabile delle tutele da garantire ai lavoratori impiegati nell’appalto. Il caso sottoposto all’attenzione del giudice amministrativo piemontese ha offerto l’occasione per chiarire portata, limiti e presupposti di tale valutazione, segnando un importante precedente interpretativo. [[CASESTUDY]] Il contesto: un appalto ad alta intensità di manodopera La vicenda trae origine dalla procedura aperta, gestita dalla Città Metropolitana di Torino su delega di un Comune, per l’affidamento triennale della gestione di un asilo nido comunale. La legge di gara, coe...
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Un’associazione di categoria lamenta che la Stazione appaltante avrebbe erroneamente individuato come applicabile alla commessa il contratto collettivo nazionale Guardie ai fuochi anziché il ccnl Sorveglianza antincendio nonostante quest’ultimo: 1) sia più strettamente aderente al settore ospedaliero; 2) sia stato sottoscritto da associazioni di categoria comparativamente più rappresentative nel settore di riferimento rispetto a quelle firmatarie del ccnl Guardie ai fuochi. [[CASESTUDY]] T.A.R. Toscana, III, 05 maggio 2025, n. 813, investito della questione, principia con una precisazione in ordine alla interpretazione dell’art. 11 del D.Lgs 36/2023. Secondo il Collegio “Non v’è dubbio che la ratio divisata dal legislatore sia quella di assicurare alle maestranze occupate nella esecuzione delle commesse pubbliche un trattamento...
Un’associazione di categoria lamenta che la Stazione appaltante avrebbe erroneamente individuato come applicabile alla commessa il contratto collettivo nazionale Guardie ai fuochi anziché il ccnl Sorveglianza antincendio nonostante quest’ultimo: 1) sia più strettamente aderente al settore ospedaliero; 2) sia stato sottoscritto da associazioni di categoria comparativamente più rappresentative nel settore di riferimento rispetto a quelle firmatarie del ccnl Guardie ai fuochi. [[CASESTUDY]] T.A.R. Toscana, III, 05 maggio 2025, n. 813, investito della questione, principia con una precisazione in ordine alla interpretazione dell’art. 11 del D.Lgs 36/2023. Secondo il Collegio “Non v’è dubbio che la ratio divisata dal legislatore sia quella di assicurare alle maestranze occupate nella esecuzione delle commesse pubbliche un trattamento...
Requisiti semplificati ex art. 28, co. 1, all. II.12 al Codice: i 150.000 euro si...
Un bando di gara con importo complessivo di € 21.900.000,00 prevedeva, tra le altre, il possesso della categoria “non prevalente” OG11 – impianti tecnologici, classifica I, importo € 75.000,00. Un offerente dichiarava che le lavorazioni ricadenti nella categoria scorporabile OG11 sarebbero state eseguite da impresa priva della relativa categoria SOA, ma qualificata per la stessa con i certificati dei lavori analoghi, essendo l’importo sotto soglia [[CASESTUDY]] La stazione appaltante escludeva l’offerente per difetto di qualificazione, il quale presenta ricorso al competente T.A.R.. T.A.R. Lazio, V-ter, 5 maggio 2025, n. 8585 accoglie il ricorso. Secondo il Collegio “al di sotto della soglia di € 150.000,00, i lavori possono essere eseguiti da parte di operatori economici in possesso dei requisiti “semplificati” di ...
Un bando di gara con importo complessivo di € 21.900.000,00 prevedeva, tra le altre, il possesso della categoria “non prevalente” OG11 – impianti tecnologici, classifica I, importo € 75.000,00. Un offerente dichiarava che le lavorazioni ricadenti nella categoria scorporabile OG11 sarebbero state eseguite da impresa priva della relativa categoria SOA, ma qualificata per la stessa con i certificati dei lavori analoghi, essendo l’importo sotto soglia [[CASESTUDY]] La stazione appaltante escludeva l’offerente per difetto di qualificazione, il quale presenta ricorso al competente T.A.R.. T.A.R. Lazio, V-ter, 5 maggio 2025, n. 8585 accoglie il ricorso. Secondo il Collegio “al di sotto della soglia di € 150.000,00, i lavori possono essere eseguiti da parte di operatori economici in possesso dei requisiti “semplificati” di ...
Impegni ex art. 102 sull’occupazione femminile non assunti nell’ambito dell’offerta...
Il disciplinare di gara prevedeva la necessaria allegazione all’offerta tecnica di un progetto atto ad illustrare le concrete modalità attraverso le quali si impegna a garantire l’impiego nell’ambito delle nuove assunzioni una quota pari al 10% di occupazione giovanile e/o di genere, anche ai sensi dell’art. 102 del Codice. [[CASESTUDY]] Un offerente produce detto progetto solo a seguito del soccorso istruttorio procedimentale, e viene successivamente escluso in ragione della produzione di un file di n. 15 (quindici) pagine contente elementi ex novo prodotti alla Stazione Appaltante, pertanto esorbitante rispetto al soccorso istruttorio procedimentale secondo cui, ex art. 101 comma 3, ultimo alinea. T.A.R. Puglia, Lecce, II, 05 maggio 2025, n. 786 respinge il ricorso avverso l’esclusione. In primo luogo il Collegio respinge la censu...
Il disciplinare di gara prevedeva la necessaria allegazione all’offerta tecnica di un progetto atto ad illustrare le concrete modalità attraverso le quali si impegna a garantire l’impiego nell’ambito delle nuove assunzioni una quota pari al 10% di occupazione giovanile e/o di genere, anche ai sensi dell’art. 102 del Codice. [[CASESTUDY]] Un offerente produce detto progetto solo a seguito del soccorso istruttorio procedimentale, e viene successivamente escluso in ragione della produzione di un file di n. 15 (quindici) pagine contente elementi ex novo prodotti alla Stazione Appaltante, pertanto esorbitante rispetto al soccorso istruttorio procedimentale secondo cui, ex art. 101 comma 3, ultimo alinea. T.A.R. Puglia, Lecce, II, 05 maggio 2025, n. 786 respinge il ricorso avverso l’esclusione. In primo luogo il Collegio respinge la censu...
FOCUS: “Revoca dell’aggiudicazione dopo la stipula del contratto: configurabile...
Premessa Con la sentenza n. 555 del 20 marzo 2025, il TAR Calabria, sez. II, interviene su un tema di grande rilievo pratico e sistematico nel diritto dei contratti pubblici: l’(im)possibilità per la stazione appaltante di revocare l’aggiudicazione dopo la stipula del contratto. Il Tribunale afferma con chiarezza che, a contratto stipulato, il potere di revoca ex art. 21-quinquies della L. 241/1990 non è più esercitabile, configurandosi in tal caso una carenza di potere in concreto, in quanto l’amministrazione può incidere sul rapporto solo con gli strumenti previsti dal Codice dei contratti pubblici nella fase di esecuzione, quali il recesso (art. 123) o, nei casi previsti, la risoluzione (art. 122) del D.lgs. n. 36/2023. [[CASESTUDY]] Il caso concreto e le censure sollevate Il giudizio nasce dall’impugnazione, da parte di una società affidataria, dei provvedimenti con cui ...
Premessa Con la sentenza n. 555 del 20 marzo 2025, il TAR Calabria, sez. II, interviene su un tema di grande rilievo pratico e sistematico nel diritto dei contratti pubblici: l’(im)possibilità per la stazione appaltante di revocare l’aggiudicazione dopo la stipula del contratto. Il Tribunale afferma con chiarezza che, a contratto stipulato, il potere di revoca ex art. 21-quinquies della L. 241/1990 non è più esercitabile, configurandosi in tal caso una carenza di potere in concreto, in quanto l’amministrazione può incidere sul rapporto solo con gli strumenti previsti dal Codice dei contratti pubblici nella fase di esecuzione, quali il recesso (art. 123) o, nei casi previsti, la risoluzione (art. 122) del D.lgs. n. 36/2023. [[CASESTUDY]] Il caso concreto e le censure sollevate Il giudizio nasce dall’impugnazione, da parte di una società affidataria, dei provvedimenti con cui ...
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Frazionamento artificioso e documentazione carente negli interventi di messa in sicurezza. Vigilanza sul Comune di Tursi, in provincia di Matera: criticità nelle opere di prevenzione dei rischi idrogeologici Con la delibera n. 133 del 2 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha concluso un procedimento di vigilanza su tre affidamenti disposti dal Comune di Tursi, in provincia di Matera, relativi a interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. L’istruttoria, avviata a seguito di una segnalazione, ha riguardato gli incarichi per la progettazione delle opere di consolidamento in tre aree comunali: l’alveo del torrente Pescogrosso, l’area a monte di via Napoli e il rione Rabatana. In due casi si è fatto ricorso all’affidamento diretto e nel terzo a una procedura negoziata. [[CASESTUDY]] Dall’analisi condotta è emersa l’assenza deg...
Frazionamento artificioso e documentazione carente negli interventi di messa in sicurezza. Vigilanza sul Comune di Tursi, in provincia di Matera: criticità nelle opere di prevenzione dei rischi idrogeologici Con la delibera n. 133 del 2 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha concluso un procedimento di vigilanza su tre affidamenti disposti dal Comune di Tursi, in provincia di Matera, relativi a interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. L’istruttoria, avviata a seguito di una segnalazione, ha riguardato gli incarichi per la progettazione delle opere di consolidamento in tre aree comunali: l’alveo del torrente Pescogrosso, l’area a monte di via Napoli e il rione Rabatana. In due casi si è fatto ricorso all’affidamento diretto e nel terzo a una procedura negoziata. [[CASESTUDY]] Dall’analisi condotta è emersa l’assenza deg...
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E’ on line il Quaderno n. 57 dell’Anci che è stato ripreso oggi anche dal Sole 24ore. Come sempre, trattasi di uno strumento gratuito di supporto tecnico giuridico arricchito da modelli e schemi operativi su un tema oggetto di innovazione normativa quali appunto gli adempimenti in materia di albero della trasparenza. [[CASESTUDY]] Dal 13 novembre 2025, infatti, sarà obbligatorio utilizzare i nuovi schemi standard per la pubblicazione sui portali della trasparenza di Comuni e Città Metropolitane. Il periodo transitorio concesso da ANAC per l’entrata in vigore dei nuovi schemi dovrà essere impiegato per compiere modifiche organizzative e gestionali sulle strutture amministrative: il quaderno operativo vuole offrire strumenti di analisi e sviluppo per adempiere al meglio ai nuovi obblighi. Fonte: Redazion...
E’ on line il Quaderno n. 57 dell’Anci che è stato ripreso oggi anche dal Sole 24ore. Come sempre, trattasi di uno strumento gratuito di supporto tecnico giuridico arricchito da modelli e schemi operativi su un tema oggetto di innovazione normativa quali appunto gli adempimenti in materia di albero della trasparenza. [[CASESTUDY]] Dal 13 novembre 2025, infatti, sarà obbligatorio utilizzare i nuovi schemi standard per la pubblicazione sui portali della trasparenza di Comuni e Città Metropolitane. Il periodo transitorio concesso da ANAC per l’entrata in vigore dei nuovi schemi dovrà essere impiegato per compiere modifiche organizzative e gestionali sulle strutture amministrative: il quaderno operativo vuole offrire strumenti di analisi e sviluppo per adempiere al meglio ai nuovi obblighi. Fonte: Redazion...
Ancora una sentenza sul ribasso dei costi della manodopera
L’articolo 41 comma 14 continua ad essere oggetto di pronunce del giudice amministrativo. Oggi tocca al Tar Lazio esprimersi, giungendo alla conclusione per cui il ribasso previsto dall’articolo 41 comma 14 non può che riferirsi ad una diminuzione da applicarsi al prezzo complessivo proposto, ricomprendente al suo interno anche i costi della manodopera. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito, dopo una sintesi accurata, da Tar Lazio, Roma, Sez. I Quater, 30/04/2025, n. 8390: 4. Appare opportuno svolgere una premessa riguardante la disciplina dei costi dalla manodopera nel nuovo codice dei contratti pubblici contenuta nell’art. 41, co. 13 (relativo alla determinazione del costo del lavoro sulla base delle tabelle ministeriali) e co. 14, nonché dagli arttt. 108, co. 9 e 110, co. 1, d.lgs. n. 36 del 2023.4.1. In particolare, l’art. 41, co. 14, stabilisce che “Nei contratti di lav...
L’articolo 41 comma 14 continua ad essere oggetto di pronunce del giudice amministrativo. Oggi tocca al Tar Lazio esprimersi, giungendo alla conclusione per cui il ribasso previsto dall’articolo 41 comma 14 non può che riferirsi ad una diminuzione da applicarsi al prezzo complessivo proposto, ricomprendente al suo interno anche i costi della manodopera. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito, dopo una sintesi accurata, da Tar Lazio, Roma, Sez. I Quater, 30/04/2025, n. 8390: 4. Appare opportuno svolgere una premessa riguardante la disciplina dei costi dalla manodopera nel nuovo codice dei contratti pubblici contenuta nell’art. 41, co. 13 (relativo alla determinazione del costo del lavoro sulla base delle tabelle ministeriali) e co. 14, nonché dagli arttt. 108, co. 9 e 110, co. 1, d.lgs. n. 36 del 2023.4.1. In particolare, l’art. 41, co. 14, stabilisce che “Nei contratti di lav...
FOCUS: “Mancata indicazione dei costi della manodopera e soccorso istruttorio nel...
IntroduzioneCon il parere di precontenzioso del 19 febbraio 2025, n. 50, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sul tema della mancata separata indicazione dei costi della manodopera e della sicurezza nell’ambito delle offerte economiche, alla luce delle novità introdotte dal d.lgs. n. 36/2023. La questione trae origine da una procedura aperta bandita da un Comune per la fornitura e posa in opera di sistemi “smart bin” e tecnologie per la gestione dei rifiuti. [[CASESTUDY]] Il principio generale: obbligo di indicazione e causa di esclusioneL’ANAC ha preliminarmente ribadito il principio generale, previsto dall’art. 108, comma 9, del Codice dei contratti pubblici, secondo cui la mancata separata indicazione dei costi della manodopera (e della sicurezza) comporta l’esclusione dell’operatore economico dalla p...
IntroduzioneCon il parere di precontenzioso del 19 febbraio 2025, n. 50, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sul tema della mancata separata indicazione dei costi della manodopera e della sicurezza nell’ambito delle offerte economiche, alla luce delle novità introdotte dal d.lgs. n. 36/2023. La questione trae origine da una procedura aperta bandita da un Comune per la fornitura e posa in opera di sistemi “smart bin” e tecnologie per la gestione dei rifiuti. [[CASESTUDY]] Il principio generale: obbligo di indicazione e causa di esclusioneL’ANAC ha preliminarmente ribadito il principio generale, previsto dall’art. 108, comma 9, del Codice dei contratti pubblici, secondo cui la mancata separata indicazione dei costi della manodopera (e della sicurezza) comporta l’esclusione dell’operatore economico dalla p...